"Mai schiava della rima baciata a tutti i costi e ben prodotta nelle dieci tracce da Don Antonio Gramentieri.
(Paolo Ferrari)" – La Stampa
"Monica P si è ripresentata in studio, dopo la prima prova che già ci aveva convinti, con un mucchio di idee e con coraggio da vendere, mettendo in piedi un cantiere che prometteva bene da subito.
(Giorgio Olmoti)" – L'Isola che non c'era
"Quando la musica in Italia crede di non avere proposte, se non quelle che solcano le onde radio più mainstream, arrivano i dischi come "Tutto Brucia", pronti a ricordare che al di là di ogni gusto personale la vena artistica nostrana gode ancora di ottima salute e qualità. Avvolgente, profondo e conturbante.
(Francesco Sicheri)" – Music Off
"Questo Tutto Brucia riesce a far fare a Monica un salto di qualità e a porla non più come una sorpresa, ma come una realtà consolidata del rock italiano.
(Witko)" – Buscadero
"Rosso Che Non Vedi è un disco di denuncia, ma anche di speranza, perché qualcosa da salvare ancora c’è e non bisogna disperderlo.
(Emma Bailetti)" – Rockit
"Un timbro importante, abrasivo, naturale, sexy. Un disco eterogeneo, dinamico e debitore anche dei due precedenti.
(Barbara Santi)
" – Rumore
"Molte canzoni del disco potrebbero essere trasmesse senza problemi dai network nazionali se fossero liberi dai lacci delle playlist. La scrittura dei testi e delle musiche di Monica è matura e varia tematicamente e stilisticamente.
(Vito Vita)" – Vinile
"In Italia ci sono ancora cantautrici rock genuine che sanno il fatto loro. Monica P rivendica un ruolo di primo piano in quella categoria. Un disco nervoso e compatto, molto ben bilanciato tra l'aggressività del rock e gli spunti melodici della canzone italiana.
(Bizarre)" – Blow Up