Oreste Sardi

Oltre alla presenza in gruppi storici del rock locale (MaDai, Blue Feline, Caledonia Open, Street Corner Society) e a una raffinata produzione cantautorale, è noto tra gli appassionati jazz per una ricerca varia e accurata, testimoniata dalle frequenti esibizioni in ensemble diversi e numerose registrazioni (si veda più di recente il disco Short Tales, inciso nel 2020 in duo col pianista Alberto Poggio, che ha ricevuto molte positive recensioni). 
Sardi torna ora con un nuovo progetto discografico, Di tanto in tanto, realizzato nell’estate 2023 con un gruppo affiatato di musicisti: ne fanno parte il già citato Alberto Poggio alla melodica, Marco Allocco al violoncello, Davide Bono alla batteria. L’autore intende esprimere tutta la sua gratitudine e la sua ammirazione per Franco Olivero, flauto traverso e sax soprano, con cui si sono instaurati dialoghi sonori appassionati ed intensi, oltre alla costruzione di arrangiamenti particolarmente efficaci nel vestire queste composizioni. 
Se la strada maestra della nuova produzione è chiaramente il jazz, i crocevia portano in altrove sorprendenti sin dalla loro felice fluidità nel fondersi tra una composizione e l’altra: dalla fusion alle ritmiche latine, ci si muove per luoghi musicali a loro modo intimi e raccolti, dove paiono risuonare tra le note interrogativi profondi – Sardi, oltre che musicista, è non a caso psicologo di formazione e pratica – che l’ascoltatore attento saprà lasciar riverberare dentro di sé a lungo. Sostiene il musicista a proposito di questo nuovo disco: “è un lavoro che suggerisce la certezza del dubbio: chi può dire con sufficiente sicurezza di riconoscersi pienamente, compiutamente? Queste nuove composizioni parlano per certi versi di luoghi, di pensiero armonico, di ritmo, di sentimenti. Tutte cose che pare non interessino più alla maggior parte delle persone. Ma sarà proprio così? Non sarà invece che non si parli abbastanza, fra esseri umani, riconoscendo la forza delle proprie fragilità?” 

Di tanto in tanto